Estrarre i semi da un baccello di vaniglia

Una delle prime cose che si imparano quando ci si inizia ad appassionare al fantastico mondo della pasticceria è l’importanza di utilizzare materie prime di qualità, il che significa prediligere sempre prodotti freschi e naturali, evitando quelle facili ed economiche scorciatoie date dai prodotti conservati o addirittura sintetici.

Il caso della vaniglia è uno dei più eclatanti. Questo aroma è uno dei più adoperati in pasticceria, sebbene sia anche uno dei più cari da acquistare. Per ragioni puramente economiche, oltre ad alcuni aspetti pratici, possiamo essere tentati di sostituire la bacca di vaniglia con una o più bustine di vanillina. Purtroppo la differenza tra vaniglia e vanillina è enorme: la prima è una pianta che produce baccelli da cui si ottengono profumatissimi semi, mentre la seconda è una molecola sintetica prodotta a livello industriale. Più precisamente, la vanillina è una molecola che si ottiene chimicamente dalla lavorazione della cellulosa, o partendo addirittura da alcune frazioni del petrolio.

Per questo motivo si dovrebbe ricorrere il più spesso possibile alle bacche naturali di vaniglia, sia per motivi legati al gusto sia per una maggiore qualità e naturalezza del prodotto finale.

La tecnica per l’utilizzo di una bacca di vaniglia è la seguente: con un coltellino molto affilato eseguite un taglio longitudinale lungo tutta la bacca, possibilmente facendo attenzione a non intaccare la parete posteriore rompendo il baccello. A questo punto, aiutandosi con un cucchiaino, potete scorrere all’interno del baccello, raschiando la parete interna ed estraendo con delicatezza tutti i semi della bacca. Il video che segue mostra il procedimento di estrazione dei semi con un cucchiaino.

I semi del baccello di vaniglia vengono tipicamente adoperati per aromatizzare la pasta frolla, le creme e le masse montate.

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